PAINTBALL, SOFT-AIR E LASER-GAME: SPORT DA PROVARE!

Nonostante non godano della fama attribuibile a sport come il calcio o la pallavolo, è curioso come la comunità di persone che si dedica a sport, in un certo senso, alternativi e basati sulla riproduzione di scenari militari non sia affatto piccola. Incuriositi da queste esperienze di squadra che in sé ha le caratteristiche di una pratica paramilitare, abbiamo deciso di andare a toccare con mano cosa vuol dire partecipare ad uno di questi match.
Il primo sport che abbiamo provato è stato il Paintball. L’attrezzatura messa a disposizione sul campo fa subito capire che ci si stancherà parecchio e che si potrà contare su discrete dosi di adrenalina e divertimento; in linea di massima: una maschera, un corpetto protettivo e un fucile che spara proiettili capaci di marcare con vernice ciò che colpiscono. Appena entrati in campo ci si rende subito conto che se non si vuole finire impallinati bisogna muoversi con raziocinio, fare affidamento sui compagni, sul gioco di squadra e disporre di una capacità tattica non indiffertente. Uno sport completo? Decisamente si: tra rotolamenti, accovacciamenti, scatti e dosi massiccie di adrenalinica cooperazione il Paintball offre la possibilità di mettere a dura prova il fisico o di regalare una semplice e divertente esperienza di una giornata. Assolutamente da provare almeno una volta.
Il secondo sport che abbiamo approcciato è stato il Soft-air. Se il paintball ci ha dato l’impressione di venire proiettati in una guerra colorata di verde, rosso e giallo (vernice ovunque), il Soft-air ci ha regalato una vera e propria simulazione di guerra. Già solo l’attrezzatura fa capire che ci si sta apporcciando a qualcosa di complicato; complicato ma divertente. Tra mimetica e fedeli riproduzioni di armi non è difficile immedesimarsi immediatamente in un Rambo che spazzerà via tutti (e che probabilmente sarà il primo a venir spazzato via). Se nel Paint-ball avere un pensiero tattico è ovviamente necessario, nel Soft-air manca poco che le squadre si mettano a studiare non più solo una tattica ma addirittura una strategia in senso Clawservitziano. Una partita può durare molto, giornate intere se lo si volesse e, al di là di qualche doloretto causato dai pallini di plastica (al massimo si torna a casa con qualche livido, ma niente di più di quello che può succedere in molti altri sport), il divertimento e assicurato. Insomma, anche questo è stato impossibile non valutarlo come un vero e proprio sport da poter giocare da amatoriali o da professionisti e che almeno una volta sarebbe da provare.
L’ultimo sport che abbiamo provato, ovviamente, è il Lasertag, o Lasegame. Temprati dal Paintball e dal Soft-air che volete che siano dei Laser? Niente di più sbagliato. Certo, non ci saranno pallini di plastica che potrebbero lasciare qualche livido, ma l’ambiente ristretto, la ricerca del gioco di squadra e l’adrenalinica sensazione di essere costantemente sottotiro e in pericolo di essere colpiti, regala agli audaci che approcciano al Laser-game una partita incredibilmente impegnativa e divertente. Da provare e riprovare.
Federico Molfese